La puntata di oggi è dedicata al Blues elettrico di Chicago, l’antenato di molti generi musicali moderni, fra cui il Rock.

Dopo la seconda guerra mondiale, un importante incremento delle attività industriali interessò le grandi città del nord degli States e in particolare Chicago. Un flusso massiccio di migranti provenienti dagli stati meridionali contribuì alla crescita della popolazione del South Side della città, dove si costituì un vero e proprio ghetto afroamericano.

Chicago negli anni '50Un discreto benessere economico consentì lo sviluppo di un’attività notturna di locali, bettole e teatri popolari, dove si faceva musica in ambienti spesso angusti e parecchio rumorosi. I musicisti che vi si esibivano dovettero, per farsi sentire, amplificare i propri strumenti e le proprie voci, adottando anche l’utilizzo di strumenti fino ad allora poco utilizzati nell’ambito del Blues come: chitarre elettriche, batteria, fiati, pianoforte e contrabbasso per riuscire ad ottenere un volume di suono maggiore.

Si sviluppò uno nuWolfovo stile musicale, definito appunto Chicago Blues, che dava maggior enfasi al ritmo e alle caratteristiche dei suoni, continuando però a trarre spunto dal blues del Delta, anche perché molti dei suoi rappresentanti venivano proprio dalle zone rurali del Mississippi.

Tra gli esponenti di maggior spicco del Chicago Blues ricordiamo: Muddy Waters (del quale abbiamo già parlato e proposto alcuni brani nella quarta puntata di questa rassegna),  Willie Dixon, Elmore James, Howlin’ Wolf, Sonny Boy Williamson II, Bo Diddley (precursore del rock’n’roll, del quale parleremo in una prossima puntata), Buddy Guy, Junior Wells.

Ascoltiamo Willie Dixon, contrabbassista, cantante e autore che collaborò per anni con il grande Muddy Water, nel brano You Shook Me.

E_JamesElmore James fu uno dei musicisti che ha traghettato lo stile del Delta sulle sponde del Lago Michigan,  adattandolo alle nuove sonorità del Blues urbano. Era famoso per l’uso di volumi così elevati da mandare in saturazione l’amplificatore della propria chitarra e ottenere un particolarissimo timbro distorto, precursore di quello che sarà il suono della chitarra rock. Ascoltiamo il suo classico Rollin&tumblin.

Howlin’ Wolf, chitarrista, armonicista e cantante fu una delle voci più forti e potenti della storia del Blues, che Wolf utilizzava con uno stile “urlato” per emergere dal volume di suono degli strumenti amplificati elettricamente.Proponiamo del “gigante del Blues” (Wolf era alto quasi due metri e pesava 130 kg.) l’ascolto del brano FortyFour.

Musicista dalle notevolissime capacità tecniche, Buddy Guy è stato definito da Eric Clapton uno dei migliori chitarristi della storia. Ascoltiamo di Guy il brano Five Long Years.

Junior Wells, originale armonicista dalla vita piuttosto burrascosa, suonò per decenni in coppia con il chitarrista Buddy Guy. Fu un innovatore nella storia del Chicago Blues che, grazie anche al suo contributo, generò nuove forme musicali come Funk e Hip-Hop. Ascoltiamo Wells, voce e armonica, con l’inseparabile Buddy Guy, in Help Me, una registrazione effettuata al festival Jazz di Montreux nel 1978.

Buon ascolto.

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Nell’immagine in evidenza: Buddy Guy e Junior Wells dal vivo a New York nel 1983