Il 18 maggio ci ha lasciati Franco Battiato, artista di fama internazionale, musicista poliedrico e grande sperimentatore, poeta dallo sguardo delicato e intenso che ha regalato a tutti noi momenti di rara bellezza. Questo articolo vuole rendere omaggio alla sua straordinaria vicenda artistica e umana.
Gli inizi
Francesco Battiato nasce il 23 marzo 1945 a Ionia in provincia di Catania. Dopo la maturità scientifica, si trasferisce prima a Roma, poi a Milano. Appassionato di musica e chitarrista alle prime armi, si esibisce in un cabaret del capoluogo lombardo interpretando alla chitarra e al canto brani della tradizione musicale siciliana. In quell’ambiente conosce Giorgio Gaber di cui diventerà amico e che lo aiuterà a realizzare i primi lavori discografici e le prime apparizioni televisive in veste di cantautore. Sarà proprio Gaber, allora conduttore della trasmissione televisiva Diamoci del tu, a consigliargli di cambiare il nome Francesco con Franco per non confondersi con un altro giovane cantautore dell’epoca, Francesco Guccini, anch’egli presente durante una puntata dello show.
Gli anni della musica sperimentale ed elettronica

Franco Battiato con il suo gruppo, i Battiato Pollution, nel 1972
Dopo un periodo dedicato alla canzone di protesta e, in seguito, ad una serie di composizioni di genere più romantico, all’inizio degli anni ’70 realizza alcuni album di musica sperimentale per l’etichetta discografica indipendente Bla bla, in cui fa largo uso di strumenti elettronici rifacendosi a alle esperienze musicali della Kosmische Musik tedesca di gruppi come Popol Vuh, Tangerine Dream, Kraftwerk. Nel 1974 registra il disco Clic che dedica al musicista, amico e maestro Karlheinz Stockhausen, accostandosi a modalità e sonorità dell’avanguardia musicale contemporanea. Nel 1979 realizza l’album L’Egitto prima delle sabbie e con il brano omonimo si aggiudica il Premio Stockhausen di musica contemporanea.
Il ritorno alla forma canzone e i primi grandi successi
Con il violinista e direttore d’orchestra Giusto Pio inizia una collaborazione che produrrà una serie di LP che, ritornando alla forma canzone, lo fanno conoscere al grande pubblico, decretandone un successo straordinario. Album come L’era del cinghiale bianco (1979), Patriots (1980) e – soprattutto – La voce del padrone(1981) definiscono le sue qualità artistiche innovative nel mondo della musica pop, portandolo all’attenzione di un pubblico eterogeneo affascinato dai ritmi e dalle melodie rock-new wave da una parte, e dalle sonorità etniche e orientaleggianti dall’altra. I testi, sempre ricchi di citazioni e giochi di parole affrontano temi riguardanti la società contemporanea, la politica, il consumismo, e si alternano con argomenti filosofici, esoterici o relativi al misticismo orientale.
Manlio Sgalambro e la svolta filosofica

A Madrid nel 2013 (con licenza CC BY-SA 3.0)
Negli anni Novanta inizia un sodalizio artistico con il filosofo Manlio Sgalambro con il quale realizzerà l’opera teatrale Il cavaliere dell’intelletto e alcuni dischi tra i quali L’imboscata (1996), dedicato allo scrittore siciliano Gesualdo Bufalino, che vende in appena quattro mesi 200.000 copie. L’album contiene La cura, uno dei brani più apprezzati e di maggior successo del cantautore catanese.
Tra il 1999 e il 2008 incide i tre album Fleurs, in cui raccoglie canzoni di altri autori spaziando da Salvatore Di Giacomo (Era di Maggio) ai Rolling Stones (Ruby Tuesday) passando per Jacques Brel (La chanson des vieux amants) e Fabrizio De Andrè (La canzone dell’amore perduto e Amore che vieni amore che vai).
Gli ultimi anni e la definitiva consacrazione artistica
All’inizio del terzo millennio Battiato torna in sala d’incisione per l’etichetta discografica EMI. Il disco si intitola Ferro battuto: sospeso tra musica pop e sperimentazione, propone anche un brano in collaborazione con il cantante del gruppo inglese Simple Minds Jim Kerr, oltre a un omaggio al grande chitarrista Jimi Hendrix con il rifacimento di uno dei suoi pezzi più noti, Hey Joe.
Nel 2003 riceve dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi la Medaglia ai benemeriti della cultura e dell’arte. Nel 2010 registra per Sony Music il disco Dieci stratagemmi, titolo suggerito da I 36 stratagemmi di Gianluca Magi (che trae a sua volta ispirazione dall’ antico trattato militare L’arte della guerra di Sun Tzu).
Il 2011 vede l’ultima collaborazione con Manlio Sgalambro per la realizzazione del concept-album Bernardino Telesio. L’opera lirica incentrato sulla figura del filosofo cosentino vissuto nel XVI secolo.
Nel 2012 partecipa alla realizzazione di una serie di CD di musica contemporanea dedicati all’Oriente. Fino al 2017 svolge un’intensa attività concertistica, che lo vede impegnato in diversi tour che toccano le principali città della penisola.

Una piccola selezione di quello che potete trovare in biblioteca
Il 17 settembre 2017 tiene il suo ultimo concerto a Catania; successivamente, per motivi di salute, non si esibirà più in pubblico. Nel 2019 esce l’ultimo album Torneremo ancora, una raccolta di brani classici del cantautore eseguiti con la Royal Philharmonic Orchestra durante le prove di alcuni concerti del 2017, più il brano che dà il titolo al disco.
Franco Battiato muore nella sua casa di Milo il 18 maggio 2021 dopo un lungo periodo di malattia.
Nella sua carriera artistica si è dedicato anche alla pittura, alla scrittura, con cinque opere letterarie, e al cinema, scrivendo e dirigendo tre lungometraggi e quattro documentari.