…abitato da un famoso mugnaio, sempre pronto a far funzionare la ruota, gli ingranaggi e le macine; un grande e umile lavoratore, senza vizi né grilli per la testa, ma con una passione che lo accompagnava sin dalla più tenera età: la lettura.
Era infatti accaduto, durante la sua giovinezza, che un nobile e buon cavaliere, fermatosi a ristorarsi presso le scuderie della cascina, come ringraziamento per l’acqua e il cibo offerti, fece dono al piccolo e gentile mugnaio di un grazioso e colorato libro di favole.
Piacque così tanto al giovane quello strano oggetto che decise di imparare a trasformare i segni e le figure in parole e infine di destinare parte dei suoi guadagni, frutto del duro lavoro dentro il mulino, all’acquisto di altri splendidi libri illustrati.
Da quel giorno storie di dei, principesse, orchi e burattini di legno risuonarono così tra i muri della vecchia cascina, lette la sera ad alta voce ai cavalli, alle mucche, agli asini e alle galline, quando i contadini ritornavano a casa dalle loro famiglie.
Il tempo passava e siccome il peso degli anni rendeva sempre più difficile gestire macine e ingranaggi per il mugnaio arrivò il tempo di andare in pensione. Ma che fare dell’antico edificio? Grande era il timore di vederlo distrutto o trasformato in un supermercato, così pensò di venderlo al Comune di Rozzano. Una mattina si alzò presto e andò a trovare il sindaco proponendogli l’acquisto dell’antico mulino, Ma a condizione che diventasse una biblioteca per i bambini e i ragazzi della città.
Il sindaco, dopo l’iniziale stupore per la proposta, accetto entusiasta e fece acquistare non solo il mulino ma tutta la vecchia cascina.